La Filosofia del Taekwondo


Il Tae Kwon Do è un’arte marziale, il fine principale di coloro che lo praticano deve essere quello di raggiungere la pace interiore. Per questo motivo, il Taekwondo non può essere inteso soltanto come esercizio fisico, come una tecnica di attacco e di difesa, ma deve rappresentare un vero è proprio stile di vita, un modo di agire e di pensare.

Lo scopo del Taekwondo è educare moralmente gli individui, sviluppando in essi un carattere forte e cortese. Ne consegue che le raffinate tecniche di combattimento di cui quest’arte marziale è portatrice, devono essere intese esclusivamente come un mezzo per raggiungere il fine ultimo della pace e dell’equilibrio interiore.

Imparare il Taekwondo non è semplice, ed è molto facile ottenere risultati contrari a quelli che quest’arte marziale impone ai suoi praticanti. La preparazione fisico-tecnica deve, quindi, poter andare di pari passo con quella morale-spirituale. Grazie al Taekwondo, è possibile accrescere la propria capacità di pensare ed agire, e quindi di sviluppare la fiducia in sé stessi, l’autocontrollo, la sincerità e la fede. Infatti, se il comportamento dell’individuo non è dettato dalla sincerità e dalla fede, nella sua vita non può esservi spazio la pace interiore.

Per ottenere i massimi risultati prefissi dal Taekwondo (accessibili a tutti se sorretti dalla costanza nell’allenamento) è di primaria importanza la figura del Maestro, vera è propria guida sulla via della pace interiore. Le 10 norme che elenchiamo qui sotto riguardano il codice di condotta di un buon praticante di Taekwondo e i rapporti che deve tenere con gli istruttori e il Maestro del Dojang (scuola di Taekwondo):
1 – Imparare ovunque e sempre senza stancarsi mai. Questo è l’unico segreto della conoscienza.
2 – Sacrificarsi per il Taekwondo e per il proprio Maestro: prendere parte alle dimostrazioni, lavorare per la propria scuola, trasmettere le proprie conoscienze ai nuovi allievi.
3 – Essere un buon esempio per le cinture più basse, sfruttare in positivo la loro voglia di emulazione.
4 – Essere sempre leali verso il Maestro e l’arte marziale.
5 – Non ignorare nulla di ciò che insegna il Maestro.
6 – Osservare sempre una condotta irreprensibile anche fuori dalla propria scuola.
7 – Non adottare tecniche che il Maestro non approva.
8 – Avere sempre il massimo rispetto per il Maestro.
9 – Conservare la propria voglia di imparare e di chiedere chiarimenti.
10 – Avere sempre fiducia nei propri mezzi e negli insegnamenti del Maestro.

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